Consulenza e valutazione dello stress lavoro correlato

SLC 1

Nella medicina del lavoro lo stress lavoro correlato può essere definito come la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell’ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste. Ciò porta inevitabilmente nel medio-lungo termine ad un vasto spettro di sintomi o disturbi psicofisici che vanno dal mal di testa, ai disturbi gastrointestinali e/o patologie che coinvolgono il sistema nervoso come disturbi del sonno, apatia, sindrome da fatica cronica, dipendenza da alcool e sigarette, fino a casi di burn-out, collasso nervoso, mobbing, bossing. L’articolo 3 dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004 – così come recepito dall’Accordo Interconfederale del 9 giugno 2008 – definisce lo stress lavoro correlato come “una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro” (art. 3, comma 1) Lo Stress Lavoro Correlato (SLC) e i rischi psicosociali possono essere valutati e gestiti così come accade per gli altri rischi presenti sul luogo di lavoro. Elementi importanti sono il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti i soggetti, in linea con il D. Lgs. 81-2008 : Datore di Lavoro, dirigenti e preposti, lavoratori e loro rappresentanti. Al fine di prevenire e/o ridurre il rischio SLC è possibile mettere in atto azioni su più fronti: collettivo, con i gruppi di lavoro e individuale per le persone più esposte al rischio stress nell’organizzazione/azienda.

Ma lo stress non è una malattia, bensì il segnale di una dis-funzionalità che va migliorata a qualche livello.

In Italia, recenti studi rilevano che il 40% delle imprese/aziende dimostra interesse per questo fenomeno ed è interessato a migliorare il benessere nei luoghi di lavoro. Tuttavia, nel 58% delle aziende lo SLC non viene trattato in linea a quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 per gli ostacoli derivanti dalla “delicatezza della questione” e nel  46% non viene trattato per “mancanza di consapevolezza”!! Circa 4 lavoratori su 10 ritengono che lo SLC non venga gestito in modo adeguato sul loro posto di lavoro e hanno bisogno di capire meglio la persistenza dei loro sintomi (ansia, depressione, apatia, insonnia, tachicardia, accessi di rabbia, bulimia, sintomi a carico dell’apparato digerente come colite, gastrite, difficoltà relazionali, scarso equilibrio tra vita lavorativa e privata, ecc.).

Se vuoi approfondire con la mia consulenza la valutazione di uno stato di stress, individuale o di un gruppo di lavoro

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Lo psicologo è la figura professionale più adeguata a trattare eventi “delicati” ed accrescere la “consapevolezza” personale e del gruppo di lavoro.

Il Codice Deontologico dello psicologo consente di seguire una prassi operativa che tutela la privacy anche attraverso il segreto professionale.

Poichè l’esperienza di 27 anni di lavoro mi ha portata a occuparmi di formazione e prevenzione del burn-out per operatori sociali, educatori, insegnanti, assistenti domiciliari, Assistenti Educativi Culturali (AEC), la mia consulenza è particolarmente indicata per i professionisti della relazione d’aiuto e della scuola. La mia consulenza su “Stress lavoro correlato” può essere eseguita anche online, su tutto il territorio nazionale e secondo un protocollo specifico che sarà opportunamente comunicato. Consiste in 1 colloquio preliminare (a preferenza del richiedente via telefono oppure Skype); somministrazione di uno o più test specifici in linea con il D.Lgs. 81/80 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; 1 colloquio di restituzione dei risultati oppure report scritto; 1 breve relazione con la valutazione della salute psicofisica e delle fonti di rischio.
Se desideri una valutazione preliminare della tua situazione chiamami al cellulare 3939344026 (da lun  a ven ore 10-18)