Testimonianze
PreviousIl mio percorso di psicoterapia è stato di due anni ed ho affrontato problemi di forte sovrappeso legato ad emozioni di rabbia, frustrazione e aggressività agite con appagamenti di tipo alimentare e sessuale. Poi ho ritrovato il mio equilibrio: sono dimagrita di 9 chili ed ho cambiato il mio lavoro con un altro più creativo. Ho trovato il coraggio di partire per una vacanza da sola.
A. R. (donna, 36 anni)(2012)
Il percorso di psicoterapia mi ha permesso di affrontare un periodo molto complicato della mia vita fatto di sentimenti contrastanti: depressione e frustrazione per il matrimonio naufragato; gioia per la maternità ed il rapporto con il piccolo L.; angoscia per mio marito con una grave patologia che chattava con altre donne, mi aveva chiesto il divorzio e voleva l'affidamento esclusivo di mio figlio. Sentivo un grande peso di responsabilità sia per il mio equilibrio sia per tutta la famiglia. Questo percorso mi ha aiutata a essere più attenta verso i miei bisogni.
L. N. (donna, 38 anni)(2009)
Noi abbiamo seguito un percorso di psicoterapia familiare dopo 12 anni di matrimonio. Abbiamo incominciato con le sedute di coppia perchè la nostra figlia primogenita di 9 anni scappava di casa la sera in seguito a capricci ed attacchi di panico. In pochi mesi, ho rivisto il mio atteggiamento educativo rigido e a volte duro e mi sono reso conto che dava più risultati affiancare mia moglie nel contenere, guidare e regolare i tempi e le richieste delle nostre figlie. Le bambine ci hanno chiesto spontaneamente di entrare in terapia con noi ed allora abbiamo risolto altri problemi come far giocare e dormire le bambine nella loro stanzetta invece che la grande nel letto degli ospiti in soggiorno e la più piccola in camera con noi. Ora io e mia moglie siamo reciprocamente più soddisfatti della nostra comunicazione sulle scelte educative per le nostre figlie e siamo consapevoli dei nostri confini familiari. Anche l' aiuto dei nonni ora è più adeguato mentre prima avevano un ruolo predominante con le nostre figlie.
Famiglia F. e E. G.(2010)
Ero in un periodo di stallo da troppo tempo: non ce la facevo nè a separarmi nè a stare insieme a mio marito. Dopo 10 anni di matrimonio ed un figlio di 3 anni, si è creato un distacco tra me e mio marito. Lui non partecipa alle necessità della crescita di nostro figlio e manifesta reazioni brusche e scontrose disprezzandomi e sminuendo tutto ciò che faccio. Le insegnanti della scuola materna mi hanno riferito che mio figlio reagisce, nel gioco con i suoi coetanei, con parolacce e bestemmie a ripetizione. Mio marito si è chiuso in se stesso, vuole fare il separato in casa e non accetta di fare qualche seduta di psicoterapia di coppia con me. Durante questi colloqui di consulenza individuale, pian piano sono riuscita a coinvolgere mio marito nella quotidianità con nostro figlio. Ora mi piacerebbe riuscire a seguire un percorso di psicoterapia in coppia almeno per le necessità genitoriali. Spero di riuscirci.
C.F. (donna 34 anni)(2010)
All'età di 20 anni un breve periodo di psicoterapia (8 sedute) mi ha aiutato a rimettermi in carreggiata. E' stata mia madre a trovare la dottoressa e a portarmi all'appuntamento. Questo percorso mi ha permesso di esprimere il mio dispiacere per la distanza e rassegnazione di mio padre nei miei confronti. Dai 16 anni ho incominciato a fumare hascish, ho provato sporadicamente la cocaina e frequentavo le discoteche per stare con i miei amici. Poi sono stato male ed avevo idee persecutorie e ne sono uscito con cure antidepressive. Ho incominciato a fare il lavoro di mio padre (muratore) come manovale con lui, ma non mi ha mai detto di non lasciare la scuola, nè mi ha dato sostegno come mia madre nelle difficoltà...mi lasciava fare quello che volevo. Il percorso psicoterapeutico mi ha permesso di pensare ai veri progetti della mia vita. Riprendere la scuola d'arte o fare il grafico pubblicitario; riprendere lo sport insieme a mio cugino appassionato di bicicletta e del dialogo culturale; uscire con una ragazza che mi piaceva.
S.M. (uomo 30 anni)(2005)
Mi curavo da anni dallo psichiatra per Disturbi dell'umore e d'ansia con antidepressivi che ormai mi davano manifestazioni collaterali principalmente a carico dell'apparato digerente e del sistema nervoso. Nonostante la soddisfazione generale per la mia vita familiare e professionale, l'inquietudine ossessiva era uno stato permanente che non sapevo come interpretare. La psicoterapia che ho intrapreso mi ha aiutato ad abbassare gradualmente il dosaggio dei farmaci fino a poterli smettere di usare quando sono arrivato al nucleo di una problematica subconscia che, seppure mi fosse nota, non avevo ancora ben elaborato. Essa riguardava la capacità di assumermi le responsabilità di adulto senza mettermi in una posizione infantile, non reciproca, in cui mi aspettavo dagli altri sempre attenzioni ed accudimento. Ciò mi causava sentimenti di disagio ed insoddisfazioni sopratutto nel ruolo di padre e marito.
S. K. (uomo 48 anni)(2011)
Ho fatto delle consulenze psicologiche online dopo un'intervento chirurgico, la Dottoressa mi ha fatto sentire subito a mio agio e grazie a lei mi sono ripreso pienamente da una situazione difficile. Consiglio vivamente
A.M.(2021)
Sono una persona che ha sempre tenuto a risolvere da solo i propri problemi. Mi è successo però di trovarmi davanti a un problema in una relazione affettiva che mi ha portato tante incertezze e confusione. Allora mi sono rivolto alla Dr. Letizia. Con il percorso di psicoterapia intrapreso mi sento di aver superato definitivamente quello che da solo non riuscivo a fare. La Dr. Letizia mi ha fatto sentire subito a mio agio in un ambiente sereno e ben curato come il suo studio. Consigliatissima!!
G.C.(2021)
Sono un'insegnante di scuola primaria, ho contattato la dottoressa telefonicamente, chiedendole se poteva aiutarmi in una situazione delicatissima che si era creata con due genitori durante la Didattica A Distanza (DAD). La dottoressa mi ha aiutato a rielaborare i fatti con lucidità critica, riconoscere le ansie dei genitori e a trovare un atteggiamento educante che potesse rendere quello scontro momento di crescita sia per me che per quei genitori. Dopo cinque sedute ho potuto riportare serenità nel dialogo e empatia ricostruita. Le signore hanno potuto anch'esse riflettere e riconoscere nella mia azione didattica, attenzione per le diversità presenti in classe e attività individuale partecipata e coinvolgente per i bambini. Oltre a superare l'empasse, ho potuto apprendere alcune tecniche che mi aiutano ad evitare il burnout che di frequente è compagno degli insegnanti. Programmerò a breve altre sedute con la dottoressa LETIZIA perché mi ha fatto veramente stare bene, in primis con me stessa. Un confronto e un livello di alta competenza psicologica. Grazie
L.G.(2020)
Durante il mio percorso sono riuscito a togliere i filtri che mettevo tra me e il mondo e ho imparato ad essere sempre me stesso. Grazie al training autogeno ho acquisito la calma interiore che avevo perso e una maggiore consapevolezza di quelli che sono i miei valori e le mie capacità. Le mie esplosioni di rabbia sono un lontano ricordo. La mia vita ora è decisamente serena. La dottoressa è cortese e paziente. Studio facile da raggiungere.
V.T.(2022)
La dottoressa ha cambiato la mia prospettiva. Ha saputo insegnarmi da dove partire per attuare dei cambiamenti profondi, ma soprattutto mi ha insegnato ad accettare quello che nella mia vita non può essere cambiato. A chiunque senta la necessità ed il desiderio di apportare modificazioni profonde alla propria vita, ma non sa da dove partire, consiglio con tutto il cuore di partire da lei e con lei.
B.P.(2023)
Essere in psicoterapia per me significa, aver necessità di un supporto, di una guida, di una luce che possa seguire in tranquillità e che mi faccia vedere le situazioni da un altro punto di vista e mi apra un po’ gli orizzonti, visto che ho una visione delle cose che mi riguardano un po’ limitata e sempre orientata al pessimismo. Il percorso che ho fatto fino a qui mi ha dato le basi per iniziare a cambiare la mia mentalità, ho capito che è importante volersi bene e accettarsi per quello che si è, anche se ancora non ne sono in grado. Ho capito che non devo dare troppo spazio a quei pensieri che sono dovuti ad una sorta di difesa personale: penso illudendomi di trovare una soluzione ai miei problemi, quando in realtà così facendo si ingigantiscono. Vorrei che la psicoterapia mi aiutasse ora a conoscermi, a mettere a fuoco la mia personalità. Sono convinta che la persona che conosco come me stessa non sia veramente io ma il frutto di tentativi di essere accettata da tutte le persone che ho incontrato in vita mia. Vorrei che la psicoterapia mi portasse a costruire una serenità interiore che mi permetta di affrontare tutte le situazioni della vita senza cadere nella disperazione, e vorrei che riuscissi ad ottenere la famosa sicurezza in me stessa che di certo mi aiuterebbe e non mi farebbe sempre vacillare.
T.F. (Donna, 29 anni)(2024)
La mia diagnosi di ADHD da una parte mi ha permesso di chiudere un cerchio e di capire il perché di tante lacune e mancanze, però dall’altra mi ha dato tanta rabbia per il fatto che non è stata capita. Lo so che alla fine degli anni 70 era impensabile che si parlasse di ADHD soprattutto in Italia e in un paese, ma dall’altra tutto il mio potenziale è stato o sprecato o compresso senza che potessi sfruttarlo al meglio e questo mi provoca tanta tristezza. Le mie risorse “alternative” le conosco ma ancora non ho imparato a renderle fruttuose. Intravedo il mio valore personale, cerco di fare sempre meno paragoni, o comunque quelli che faccio sono in accezione positiva nei miei confronti. Con la psicoterapia sto imparando che se chiedo aiuto nessuno mi giudicherà, che certe cose non posso farle da sola perché non ho gli strumenti e alcune proprio non ci riuscirò mai perché non fanno parte della mia storia.
P.R. (Donna, 52 anni)(2023)
Con il mio percorso di psicoterapia per ADHD scoperta nell'età adulta, sto imparando a volermi bene, a non mollare e credere che le cose possono essere fatte con tenacia ed allenamento, accompagnata da un'esperta come la Dottoressa LETIZIA. Ora posso accettare che non sono perfetta e che mi devo sapere perdonare, che certe volte ad essere rigidi non ci si guadagna niente. Sto imparando ad accettare cose che non pensavo di poter accettare. Con la psicoeducazione ci sto prendendo le misure, le sedute di mindfulness al momento ancora non riesco a renderle formali, faccio fatica a rimanere ferma e concentrata e magari se lo faccio è mentre ascolto la musica o mentre faccio il tapis roulant, così riesco a stare dentro me stessa.
C.M. (Donna, 36 anni)(2024)
Benvenuti nel mio studio
Studio della dr. Maria Grazia Letizia psicologa e psicoterapeuta
il mio lavoro ruota intorno all’empatia, l’essere amichevole, disciplinata e organizzata ma flessibile. Mi avvicino ai miei pazienti per aiutarli a risolvere i loro problemi emotivi del passato e del presente, a trovare sicurezza in se stessi ed aprire la porta a un futuro più luminoso.
Progetto E.MM.A. – Ecosistemi MultiMediali per l’Apprendimento 2017

Il mio approccio integrato alla persona
Nel corso degli anni ho sviluppato una combinazione unica di …

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Il trattamento individuale definito come psicoterapia, ha lo …

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La mia esperienza di 26 anni come psicologa per la disabilità mi porta ad osservare come i concetti chiave da accettare e valorizzare siano la diversità e la differenza, non solo quelle più visibili e marcate del bambino/a ragazzo/a con …

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Domande Frequenti
Qual è la durata di una psicoterapia?
Dipende da caso a caso. Tuttavia, dalla mia esperienza ventennale in psicoterapia, posso dire che puoi fare un' autovalutazione. Da quanto tempo perdura il disagio, la sofferenza, il problema, il bisogno, il desiderio, la domanda che vuoi portare in psicoterapia?
Quale ansia va portata in terapia?
L’ansia elevata come la fobia di stare con gli altri (fobia sociale), altre forme di fobia specifica (paura di stare negli spazi ampi o chiusi), il disturbo post traumatico da stress, il disturbo d'ansia che si presenta continuamente durante le nostre giornate, generalizzato, che ci disturba nello svolgere con serenità le nostre attività quotidiane (studio, lavoro, svago);
C'è un regolamento sui diritti dell'utente di prestazioni psicologiche?
Si, aderisco alla Carta dei Diritti che è frutto di un accordo tra Associazioni dei Consumatori e Ordine Nazionale degli Psicologi per tutelare i consumatori-utenti nel rapproto con gli psicologi iscritti all'Albo aderenti all'iniziativa. Questa Carta è uno strumento per orientare il consumatore-utente ad un uso consapevole e responsabile delle prestazioni psicologiche.